Quando vieni contattata per fare un servizio di maternità ad una mamma in attesa del terzo figlio sai già che andrai a fare un servizio fotografico di famiglia, probabilmente molto impegnativo ma sicuramente bellissimo.
Stefania era quasi al termine della gravidanza quando mi ha contattato per delle foto di maternità. Mi ha detto subito che aveva già due bimbi e che avrebbe voluto avere degli scatti anche con loro durante il nostro incontro.
Mi sono informata sulla loro età per valutare attentamente dove proporgli di andare. Stefania mi ha avvisato che Gabriele il piccolo era un pò geloso e difficile da gestire.
Probabilmente non stava vivendo benissimo l’arrivo di una sorellina.
Il giorno del servizio, devo ammettere che è stato inizialmente abbastanza dura. Mentre Giada, la primogenita (di circa 5 anni) era felicissima di fare alcune foto con mamma e papà e per niente timida ha cominciato subito a raccontarmi un sacco di cose di lei, Gabriele era già arrabbiato e imbronciato quando ci siamo incontrati.
Non voleva farsi tenere per mano, nè stare vicino alla mamma che tendeva ad ignorare come se non ci fosse…. figuriamoci farsi fotografare.
Ci abbiamo messo un bel pò prima di riuscire a coinvolgerlo e a rilassarlo.
Ho suggerito ai genitori di non insistere e di non forzarlo, di dargli tempo anche per abituarsi alla mia presenza. Ho continuato a scattare delle foto a loro, soprattutto a Giada assieme alla mamma, mentre i due uomini di casa stavano a distanza, aspettando il momento in cui avrebbe (forse) deciso di voler partecipare anche lui.
Spesso decidere di non dare importanza al bambino e continuare a fare quello che si sta facendo (senza punizioni, suppliche o promesse, semplicemente non dandogli troppe attenzioni ed evitando di far capire al bambino quanto i genitori tengano a fare quelle foto) come se la sua presenza nella foto non fosse necessaria, si rivela un’ arma vincente.
Anche questa volta ha funzionato. Fortunatamente.
Il loro servizio fotografico si è svolto prima a Sestri Levante e poi al Parco Tigullio a Lavagna. A Lavagna Gabriele sembrava un altro bambino. Era molto più disteso e in qualche momento direi che si è anche divertito.
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