Che cos’è il Wesak.
Il Wesak è una festività orientale molto antica, che fonda le sue origini nella tradizione buddista. Il suo significato però non si limita ad una sola religione, poiché la sua grande Benedizione è destinata a tutta l’umanità. La sua portata spirituale è molto ampia.
Segna l’incontro tra Buddha e Cristo, che insieme discendono sulla Terra, benedicono l’umanità e si manifestano per l’ evoluzione planetaria e la pace nel mondo.
Ogni anno, in una valle dell’Himalaya, chiusa a nord-est, da una grande roccia bianca, in uno dei luoghi più sacri del pianeta alle pendici del monte Kailash, si celebra il ritorno di Buddha, di Cristo e dei Grandi Maestri. La loro unione, avviene nel momento del plenilunio del Toro.
Il periodo utile per celebrare la cerimonia del Wesak si estende oltre l’intera giornata del plenilunio, iniziando dai due giorni precedenti fino ai due giorni successivi.
Il Wesak è un evento che appartiene indistintamente a tutta l’umanità in quanto porta con sè un messaggio di Pace, Amore ed Unità, al di là di ogni razza e religione. Unisce l’Oriente e Occidente, il Cuore e la Mente, lo Spirito e la Materia, l’io e gli altri, la cultura laica con quella spirituale.
Dal 1981 questa grande festa della Pace viene celebrata anche in Italia, soprattutto grazie al lavoro di divulgazione di Giuditta Dembech, ma anche all’entusiasmo di tutti coloro che vi hanno partecipato: si tratta di un appuntamento per l’anima, che risponde alle massime intenzioni spirituali degli uomini di ogni razza, credo e cultura per l’unione di tutte le filosofie di pensiero
Ho partecipato al mio primo Wesak circa dieci anni fa e da allora, se solo mi è possibile, non perdo l’occasione di vivere e celebrare questa festa.
E’ un’esperienza profonda e bellissima, che va vissuta e sperimentata, perché cercare di spiegarla o raccontarla ne sminuisce l’importanza.
Quest’anno, ho potuto partecipato alla celebrazione del Wesak alla Casetta del Bosco .
Un’occasione per incontrare amici che non vedevo da tempo ed anche per conoscere persone nuove.
La pioggia non ci ha permesso di poter fare la celebrazione nel bosco, come gli anni passati, ma il maltempo non ha scoraggiato o demotivato i partecipanti, che sono accorsi ugualmente numerosi.
Vi lascio con qualche immagine di questo Wesak. Non cercherò di spiegare i bellissimi passaggi di questa cerimonia a chi non la conosce, perché finirei solo con lo sminuirla, ma suggerisco a chi non ha ancora avuto modo di partecipare, di abbandonare qualsiasi credenza o pregiudizio e a partecipare il prossimo anno.
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