La prima settimana trascorsa in Manitoba è volata in un batter d’occhio. In un certo senso non mi sono neanche accorta di essere arrivata che mi sono ritrovata di nuovo a mettere in ordine le mie cose e a chiudere un’altra volta la valigia (impresa già ardua ora, non oso immaginare a Toronto, quando sarò alla fine del mio viaggio e farò ritorno in Italia)
La mattina del 3 luglio, con un pò di magone in gola, ho abbracciato e salutato tutti. Quando viaggio e incontro belle persone spero sempre di poterle rivedere un giorno, di poter nuovamente passare altro tempo con loro, ma non sapendo se e quando sarà possibile, mi prende un senso di malinconia e tristezza che mi fa venire un nodo in gola (non so voi, ma i saluti che spesso diventano “addii” mi fanno questo effetto).
Il viaggio in macchina per raggiungere l’aeroporto di Winnipeg da Rosaburn è durato ben tre ore e mezzo. Questa volta, viaggiando di giorno, ho avuto modo di osservare meglio il territorio. Infinite distese di coltivazioni (sono un pò ignorante in materia, ma direi che per lo più si trattava di cereali). Questa regione è ricchissima d’acqua, di laghi e di stagni.
Ora comprendo il perché di tutte quelle enormi e voraci zanzare, che mi hanno divorato incessantemente durante questa prima settimana: il sangue Italiano deve essere stato una delizia, un’ottima variante al loro usuale menù, perché davvero, in qualche momento non sapevo proprio come allontanarle da me ( della serie 10-12 zanzare contemporaneamente in più parti del mio corpo).
Questa sarà l’unica cosa che non rimpiangerò di quei posti.
Veniamo al viaggio… Dopo essere atterrata a Calgary mi sono recata subito a ritirare la macchina alla Hertz. Qualche problemino con le carte di credito che vi risparmio ed eccomi pronta a partire, con un pizzico di ansia ed agitazione.
Dopo aver scaricato in aeroporto una App a pagamento di google maps che ti permette di scaricare mappe di tutto il mondo da consultare poi off-line mentre guidi, (ottima app, mi sono trovata benissimo) dopo aver avviato la navigazione, mi sono resa conto che la voce che avrebbe dovuto guidarmi, mi parlava in realtà in una lingua incomprensibile (asiatica).
Ho provato a modificare la lingua, ma inizialmente non ci sono riuscita. Un pò demoralizzata, ma stanca di aspettare decido di procedere seguendo il tragitto, con la speranza di aver speso bene i miei soldi.
Così è stato. Sono riuscita ad arrivare benissimo a destinazione, una splendida villa in una delle zone residenziali di Calgary, dove avevo prenotato una stanza tramite Airbnb.
Adesso mi viene da ridere quando ripenso al mio arrivo in aeroporto (prima i problemi con la Hertz, poi un’app che mi parla in una lingua incomprensibile), ma vi assicuro che al momento non è stato così piacevole, visto che stavo viaggiando da sola e che in qualche modo dovevo arrangiarmi.
I piccoli imprevisti però fanno parte anch’essi della bellezza del viaggio.
Ti permettono di metterti alla prova e di dimostrarti che sei in grado, mantenendo la calma, di gestire qualsiasi situazione o imprevisto.
Desidero spendere due parole sulla mia prima esperienza con Airbnb, perché é stata davvero eccellente.
L’abitazione di Lihua a Calgary è a dir poco pazzesca (traduzione letterale dell’aggettivo AMAZING che ho usato di continuo per descrivere i posti incredibili che ho visto).
Una villa meravigliosa, in un quartiere residenziale in mezzo al verde a pochi minuti di macchina dai grattacieli di Downtown (che personalmente non mi hanno fatto impazzire, ma questo solo perché io non amo molto i grattacieli ).
Lihua, la proprietaria, è stata gentilissima e mi ha accolto a braccia aperte, fornendomi informazioni utili per esplorare la città. La camera un pò piccola ma molto accogliente ed il letto, in assoluto uno dei più comodi in cui io abbia mai dormito. Insomma, un’ottima prima esperienza, ancor più se considerate che ho speso solo 34 euro per dormire (la zona è piuttosto cara ed è veramente difficile trovare camere in hotel sotto i 100 euro.
Non ho molto altro da raccontarvi su questa lunga giornata trascorsa quasi interamente in viaggio.
Ho fatto un giretto in centro a Calgary, verso sera, dopo aver lasciato i miei bagagli in camera, ma come vi dicevo poco fa, questi imponenti grattacieli che svettano verso il cielo non mi fanno sentire completamente a mio agio. Diciamo che preferisco visitare altri posti, ma è solo una questione di gusti.
Calgary in realtà gode di una posizione eccellente, perché con neanche mezz’ora di macchina puoi raggiungere rapidamente posti incredibili.
Bragg Creek, il piccolo paese dove si trova il Folk Tree lodge, la prossima tappa del mio viaggio, dista infatti solo 45 minuti d’auto da questa grande città, dove puoi trovare davvero tutto quello che ti serve ed essere comunque ad un passo dalle leggendarie Rocky Mountains.
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