Oggi voglio parlarvi un pò più approfonditamente di un tipo di servizio fotografico che io amo tantissimo e che forse, tra le diverse tipologie che propongo per le famiglie, è quello che più si identifica con la mia visione di fotografia di famiglia.
Parlando di famiglia e soprattutto di bambini, dico spesso che mi piace restituire delle immagini che non siano soltanto belle,ma che raccontino qualcosa di autentico ed assolutamente personale di una famiglia. Non si tratta semplicemente di scattare delle fotografie senza mettere i soggetti in posa, magari ritraendoli nel loro ambiente domestico. Va un pò oltre, o almeno ambisce a qualcosa di più.
Ripetiamo tutti (soprattutto noi fotografi) incessantemente che le fotografie sono la nostra memoria e che rendono eterni ricordi destinati ad affievolirsi col passare dal tempo. Ciò che dà veramente valore alle immagini scattate, per me, quindi è emozionare ma anche riuscire a far rivivere un giorno un pezzetto di passato autentico di quella famiglia.
In questo caso non si tratta di raccontare un evento preciso della vita (magari il primo compleanno di un figlio, oppure il primo giorno di asilo etc…) ma di riuscire a documentare, forse il termine più giusto è proprio questo, nella maniera più onesta ed autentica possibile, la vita di tutti i giorni di una famiglia, che non è certamente perfetta come quella del Mulino Bianco, ma è reale.
Nella mia visione, la fotografia di famiglia deve emozionare ma dev’essere autentica; vuole fissare nel tempo e nella memoria un ricordo o una momento dell’esistenza o dell’infanzia per quello che è realmente (quello che poi ci portiamo dentro il nostro cuore quando siamo adulti).
Mi piace pensare che sia bello documentare i rapporti veri tra le persone, l’amore, che di sicuro non manca mai tra genitori e figli ma con tutte le sue dinamiche e sfumature.
E’ così che diventa interessante documentare anche la gelosia di due fratellini, desiderosi di ricevere per sè tutte le attenzioni della mamma, un momento si tirano i capelli e si spintonano ed il secondo dopo li ritrovi che giocano, ridono e saltano come matti nel letto di mamma e papà come se niente fosse. Perché i ricordi d’infanzia sono anche questo: rapporti di amore/odio con il fratellino perché ci prende i giochi o semplicemente perché vuole l’attenzione del genitore proprio come noi, ma che è anche il nostro alleato e compagno di gioco (guai a chi ce lo tocca), papà che torna a casa da lavoro stanco molto tardi la sera, ma è comunque desideroso di passare mezz’ora con noi sul divano prima di andare a dormire, una mamma dalle mille risorse, ma pur sempre umana, che dopo una giornata di lavoro, trova le risorse e l’energia per cucinare la cena, calmare i litigi dei bimbi senza perdere le staffe, riuscire a sdoppiarsi o comunque a barcamenarsi per dare attenzioni ad entrambi i figli.
La bellezza sta nella verità ed è bello raccontarla anche attraverso la fotografia.
Per questo non mi vedrete mai chiedere ad un bimbo di dare un bacio o tenere per mano il fratellino o la sorellina solo per scattare una bella immagine, ad una famiglia di sedersi composta e sorridente vestita a festa sul divano di casa facendo attività assieme che magari non hanno mai fatto prima di quel giorno.
Quando entro nella casa di una famiglia, non so cosa andrò a fotografare o cosa succederà, non parto con un’idea precisa in mente. Quello che per me è importante è essere quanto più discreta ed invisibile possibile, soprattutto con i bambini. Per questo spesso durante queste sessioni mi prendo il tempo per giocare un pò con loro prima di iniziare a fotografare o per parlare con la loro mamma, in modo che mi possano percepire più come un’amica di famiglia venuta a fare due chiacchiere e a prendere un caffé che come un’estranea che è li per scattargli delle fotografie. Di solito, aspetto prima di tirare fuori la macchina fotografica dallo zaino. Lascio passare almeno dieci minuti per dargli il tempo di studiarmi e per fargli capire che non sono venuta per interferire con le loro attività (se sono già grandicelli glielo spiego chiaramente).
Le famiglie che desiderano fare questo tipo di servizio, o meglio di esperienza, desiderano ricevere foto oneste e sincere, che parlano della loro famiglia e della loro vita. Non si preoccupano se la casa in ordine, se il bambino fa i capricci, se sono vestiti a puntino. Alla domanda: questo tipo di servizio fotografico è per tutti, o meglio può piacere a tutti? La mia risposta sincera è: assolutamente no.
Ci sono tante tipologie di fotografia di famiglia e di tipo di sessioni che si possono proporre.
Questa forse è un’esperienza che non è per tutti. Non mi sentirei di consigliarla a chiunque voglia delle foto di famiglia “naturali”, se parlando un pò meglio con i genitori per capire i loro desideri e gusti, mi accorgessi ad esempio che ci tengono molto ad avere fotografie dove tutti i componenti della famiglia si vedono bene in volto e soprattutto sono “rimasti bene”, dove la mamma è truccata ed abbigliata come quando deve uscire di casa per un’occasione speciale e soprattutto se si sentono in imbarazzo o in difficoltà se la casa non è perfettamente in ordine.
La famiglia innanzitutto deve sentirsi libera di comportarsi normalmente senza alcun imbarazzo, anche se c’è un estraneo in casa. Altrimenti è meglio optare per un altro genere di servizio fotografico di famiglia, magari all’aperto.
Ci sono infatti molti altri modi di fotografare una famiglia. Le possibilità sono davvero tante e sicuramente ce n’è una che meglio si addice alla vostra personalità.
Oggi, nel mostrarvi le immagini di questo servizio ho semplicemente voluto mostrarvi questa possibilità e nel farlo ho scelto questa splendida famiglia che conosco ormai da qualche anno.
Ho chiacchierato con Simona mentre preparava la cena, abbiamo cenato tutti assieme.
Hanno letto un libro magico inventando a turno storie incredibili, litigato… ma poi fatto subito pace, si sono fatti il solletico e presi a cuscinate e poi, come se non bastasse hanno saltato come matti nel letto.
Ci sono stati bronci e sorrisi fino a che è arrivato il momento di lavarsi i denti ed indossare il pigiama per andare a letto, non prima però di aver aspettato che papà tornasse da lavoro per stare un pochino con lui prima della nanna e ricevere il bacio della buona notte.
Se vi state chiedendo se tutto ciò è stato creato ad hoc per il servizio fotografico vi rispondo: NO
Ogni famiglia è diversa. Ognuno ha il proprio modo di giocare con i figli e trascorrere la giornata assieme a loro. Se avessi chiesto loro di fare qualcosa per me che non fanno mai assieme sarebbe stato altrettanto innaturale che scattargli una foto in posa. Questa è la loro modalità.
E’ vita vera, una serata ordinaria di una famiglia normale, che non è perfetta, ma proprio per questo è meravigliosa.
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