
Sapevate che l’osteopatia è un vero e proprio toccasana anche per le donne in gravidanza e che può aiutare a combattere efficacemente moltissimi disturbi?
[Read more…]Fotografo le emozioni delle persone
Sapevate che l’osteopatia è un vero e proprio toccasana anche per le donne in gravidanza e che può aiutare a combattere efficacemente moltissimi disturbi?
[Read more…]Da sempre la mamma percepisce intuitivamente che esiste una connessione speciale tra lei e il figlio che porta in grembo: un cordone ombelicale che non ha soltanto una dimensione corporea e una funzione fisiologica (portare nutrimento al bambino) ma anche una dimensione emozionale e spirituale fatta del suo vissuto, delle sue paure e di ciò che percepisce dall’esterno, da mamma e papà.
Quello che si è perso, in una società veloce e frenetica incentrata sul fare, è la percezione dell’istinto, delle proprie capacità e competenze, della fiducia nel proprio corpo e nel bimbo al suo interno.
Oggi si sa che il bimbo, fin dalle prime settimane di gestazione, è un essere sensibile, psicologicamente ed emotivamente in grado di percepire e di elaborare sensazioni e con cui è possibile comunicare attraverso il bonding prenatale.
Ma che cosa si intende esattamente per “bonding” prenatale?
Bonding in inglese, significa “creazione di un legame, unione, attaccamento” e definisce un processo affettivo, sia consapevole che inconsapevole, con quale il nascituro e i genitori si uniscono in una relazione intima.
Il bonding, può e dovrebbe iniziare a crearsi già durante la gravidanza, ma anche prima, quando scegliamo di dare una vita nuova, perché la relazione tra mamma, papà e bambino si costruisce nei mesi, un pò alla volta, imparando a conoscersi e ad amarsi, per poi riconoscersi davvero dopo il parto.
Si tratta tuttavia di un percorso strettamente personale, diverso per ogni donna e per ogni coppia. Alcune donne sentono questo attaccamento fin dall’inizio, quando scoprono di aspettare un figlio, alcune sanno con certezza di essere incinte anche senza nessun test positivo, mentre altre hanno bisogno di tempo prima che questo accada.
Ma tranquille, va tutto bene, non è scontato che il legame sia immediato, prima o dopo la nascita, anche gli ormoni fanno la loro parte!
Ovviamente in questo discorso è coinvolto anche il padre, perché nonostante la “distanza” fisica, Il legame papà-bambino si crea vivendo una gestazione emozionale e spirituale, iniziando già a partire dal periodo prenatale.
Da numerosi studi si osserva che il nascituro si accorge della presenza del padre, ad esempio quando il papà accarezza la pancia della mamma ( stimolo che genera una risposta sia di tipo motorio che di parametri vitali) oppure quando sente la sua voce.
La stimolazione sensoriale favorisce quindi lo sviluppo del bambino e del bonding prenatale.
Esistono numerosi metodi per incentivare questa comunicazione e quindi il legame tra la triade (mamma-papà-bambino):
Ilaria Pellegrino, Custode della Nascita ®️ specializzata in Naturopatia, nei suoi percorsi di accompagnamento e supporto in gravidanza, parto e puerperio, si dedica molto alla creazione di un legame prenatale per la diade e la triade.
I metodi possono essere diversi, racconta Ilaria: è quasi impossibile impostare o prevedere un percorso standard, ogni coppia ed ogni famiglia è unica e speciale proprio per le sue differenze, che diventano peculiarità.
C’è chi è più portato alla spiritualità, alla meditazione, alla danza, chi è più concreto e ha bisogno di sperimentare.
Ilaria, oltre al suoi percorsi di studi, è mamma di 4 bellissimi bambini.
Grazie alla sua esperienza, sensibilità e capacità di ascolto, Ilaria è in grado di adattare e personalizzare questo percorso per ogni coppia, nel rispetto delle proprie attitudini e caratteristiche.
Oggi ho avuto modo di assistere ad un incontro molto bello ed emozionante con una coppia che Ilaria sta accompagnando in questo percorso.
In questo caso la coppia ha scelto un percorso concreto.
Ilaria ha cercato, attraverso l’arte istintiva, di creare una connessione tra la triade, puntando sul qui ed ora, la concentrazione, l’ascolto e la manifestazione.
Disegnare (o comunque creare) è una parte istintiva di noi, spesso soffocata nell’età adulta che ci permette di esprimere e liberare emozioni senza renderci conto del grande lavoro che si sta attuando in noi.
Dopo aver iniziato per prima a mandare un messaggio d’amore e d’accoglienza ad Aurora, dipingendo sul pancione le radici, il tronco ed i rami di un albero e augurandole con voce ferma ma colma di dolcezza:
“ che tu possa avere radici forti e robuste, che il tuo tronco ti supporti nei venti della vita senza spezzarsi mai, che i tuoi rami e le tue foglie possano allungarsi verso il cielo accompagnandoti a realizzare i tuoi sogni “
ha poi invitato i genitori a mettersi in ascolto di se stessi e della piccolina che sta per nascere, a lasciarsi andare senza aspettative e senza paura e a cominciare a “disegnare” e a dipingere ciò che sentivano per Aurora, seguendo solo l’istinto senza preoccuparsi del risultato, che sarebbe stato sicuramente perfetto.
A volte ciò che sembra banale racchiude il mondo dentro sé, quello che appare un disegno privo di senso porta invece grandi stimoli e nuove consapevolezze.
Questo lavoro, spiega Ilaria “nasconde” anche una preparazione al travaglio:
Saper ritrovare la concentrazione, cogliere l’attimo (proprio come in uno scatto fotografico) rende più istintivo il lasciarsi trasportare dalle onde del travaglio, quando il dolore è una chiamata a sé, a concentrarsi su quello che sta accadendo per potersi ascoltare e rendere armonico e fluido il travaglio.
E per i fratellini? Quale modo migliore di fargli conoscere la nuova arrivata se non rendendoli partecipi di questo momento di scambio e condivisione con lei?
Sentirsi parte integrante di questo percorso, aiuta i bambini a vivere questo momento non solo come spettatori in attesa dell’arrivo di qualcosa di incomprensibile che genera naturalmente in loro timore e preoccupazione di quello che sarà il posto che ricopriranno in futuro.
I nostri bambini credono in noi, ricordiamoci di credere in loro!